
I DOMENICA di Quaresima
Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Carissimi,
nella prima domenica di Quaresima il vangelo di Marco presenta, in forma estremamente sintetica, le tentazioni di Gesù durante i quaranta giorni trascorsi nel deserto, prima di iniziare la sua vita pubblica.
In tutta la Bibbia i “quaranta giorni” sono ricchi di simbolismo: basta pensare a Noè con i quaranta giorni del diluvio universale; ai quaranta giorni di Mosè e di Elia, rispettivamente sul Sinai e sull’Oreb… In concreto: quaranta giorni sono un lungo tempo e i quarant’anni sono una vita, cioè una generazione! Nel racconto stringatissimo di questo evangelista (che non elenca le singole prove), Gesù è sì tentato dal male, ma è anche capace di vincerlo, realizzando una profonda armonia con il cielo e la terra: “Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”. (v. 13)
Iniziando la sua predicazione, egli dice poche parole, ma “forti”: esse partono dalla vita e arrivano al cuore: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al vangelo”. (v. 15) Come cristiani, tutti siamo chiamati alla conversione, e il primo segno è proprio quello di prendere sul serio il tempo della Quaresima. E il primo passo è scacciare la tentazione di pensare che siano sempre gli altri a doversi convertire, e non noi, che in fondo in fondo, siamo già abbastanza bravi!!!??? Ecco perché la prima conversione non è “cambiare delle cose”, bensì cambiare il cuore e la mente.
La Chiesa nella sua secolare esperienza cristiana ci offre delle indicazioni (preghiera, carità….), ma l’essenziale nella Quaresima è verificare l’orientamento di fondo della nostra vita: camminiamo nell’amore o nell’egoismo?
Una buona domenica e una serena settimana a tutti.
don Michele
Per i cristiani perseguitati
Sapremo scoprire, Signore
che tu sei presente fra noi?
Sapremo vedere l’amore
nei doni che vengon da te?
Chi può trasformare in un canto
i pesi portati nel cuore?
Tu solo il Vivente, il Santo
che accogli e salvi il dolore.
I gemiti e i pianti segreti
dal cuore risalgono al cielo
con grida di santi e profeti
diventano il cantico nuovo.
L’Agnello da sempre immolato
le lacrime asciuga dagli occhi
col vino che in croce ha pigiato
ci riempie la coppa di nozze.
O unico Amante dell’uomo
o unico Amato in eterno
o unico Amore fedele
ricevi la gloria per sempre.